volpedo
Undertourism

Undertourism Piemonte: scopri il borgo di Volpedo

Ti porto alla scoperta del borgo di Volpedo, in Piemonte. Perfetto per una gira fuori porta in modalità undertourism!

Volpedo:

Volpedo è un comune di circa 1000 abitanti in provincia di di Alessandria. Il borgo, oltre a essere inserito tra i Borghi più belli d’Italia, è famoso per essere stato il paese natale di Giuseppe Pellizza, autore e pittore di uno dei quadri più importanti della storia del novecento: il quarto stato.

Già da quest’opera è possibile intravedere la storia e il passato del luogo. Volpedo, infatti, è famoso per essere un paese di campagna, di chiara vocazione rurale, per la coltivazione delle pesche e la frutticoltura in genere. La sua valorizzazione turistica ha avuto inizio solo negli ultimi vent’anni, grazie all’opera di Giuseppe Pellizza (artista del ‘900) che è stata restaurata e accoglie tantissimi visitatori, curiosi di ammirare l’opera da vicino, proprio nella piazza “quarto stato”.

Cosa vedere:

  • Le dieci opere del Pellizza sparse per le vie del borgo;
  • La Pieve di San Pietro: edificata nel X secolo con pietre e ciottoli di fiume;
  • Piazza Quarto Stato per ammirare l’opera da vicino e portare a casa un bellissimo scatto;
  • Il mercato artigianale: presente solo il sabato nella “piazza mercato” del paese;
  • La casa di Giuseppe Pellizza: luogo dove l’artista dipinse le sue opere più importanti;
  • La fontana del paese: che si attiva solo se si ruota a mano;

Qualcosa su cui riflettere…

Ho visitato questo luogo durante i primi giorni del conflitto Russia-Ucraina, a testimonianza del fatto che l’opera “il quarto stato” non è anacronistica per niente. Il soggetto è uno sciopero, un popolo che avanza verso lo spettatore in modo tranquillo, pacifico ma sicuro. Un popolo che ha la piena consapevolezza dei propri diritti, gli stessi diritti che sono stati tolti a quelle persone che hanno manifestato pacificamente contro la guerra e contro Putin a Mosca. Quelle persone, più di 7 mila, sono state arrestate e forse la loro vita è cambiata, in onore di un qualcosa che qui si chiama ancora diritto, di cui nessuno dovrebbe esserne mai privato: la libertà di parola.

Ti lascio con questo pensiero, nella speranza che possa trasmetterti ancora una volta il valore di tutte le cose in nostro possesso. E se ti recherai in questo luogo, ricordati di taggarmi nelle tue storie!

Ti aspetto!

Barbara

Potrebbe piacerti...

Rispondi